Kendry Páez

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    Nome completo:Ray Kendry Páez Andrade
    Data di nascita:04/05/2007
    Luogo di nascita:Guayaquil
    Altezza:177 cm
    Ruolo:Trequartista
    Piede:Sinistro

    Kendry Paez, il gioiello sudamericano che il Chelsea è pronto a portare in Europa

    Il 15enne è considerato il miglior talento mai sbocciato in Ecuador: il suo arrivo in Europa può arrivare nei prossimi mesi, il Chelsea che lo segue.

    I talenti può lucenti sbarcati in Europa dal Sudamerica sono principalmente legati al Brasile e all’Argentina. Un gioiello ecuadoriano vuole, però, cambiare la storia.

    Kendry Paez gioca con i ‘grandi’ da tempo. Dopo la trafila nelle giovanili con l’Under 17 e l’Under 19, il centrocampista offensivo ha già esordito in prima squadra con l'Independiente del Valle in patria a soli 15 anni, attirando inevitabilmente l'attenzione di alcuni tra i top club europei.

    Le indiscrezioni parlano di un trasferimento di Paez al Chelsea quando compirà 18 anni, nel 2025, dopo aver brillato nel Sudamericano Under 17 giocato in casa.

    Attualmente l’Ecuador guida la classifica con il 15enne talento che ha segnato un goal e fornito sei assist in sole sette gare.

    Riavvolgendo il nastro fino agli esordi, ci si accorge che Paez ha raggiunto questo livello in breve tempo.

    DOVE TUTTO HA AVUTO INIZIO
    Paez ha fatto molta strada, metaforicamente e non, nella sua giovane carriera.

    Nato nella seconda città per ordine di grandezza dell'Ecuador, Guayaquil, nel 2007, il centrocampista ha compiuto il grande salto a 11 anni entrando nel vivaio dell'Independiente del Valle a Sangolqui, nella periferia della capitale Quito, 260 km a nord.

    Ha giocato per tre club diverso a livello giovanile prima di fare il grande salto, tra cui il Barcellona, la squadra più titolata in Ecuador e uno dei più grandi rivali dell'Independiente.

    La volontà di Paez di lasciare la sua città natale in così tenera età riflette il coraggio che mostra in campo. Un giocatore determinato ad avere successo, a qualunque costo.

    LA GRANDE OCCASIONE
    Il nome di Paez è sulla bocca di tutti in Ecuador, un indizio delle enormi aspettative in una nazione non particolarmente nota per la produzione di talenti.

    Tuttavia è in tornei giovanili giocati nell’estate 2022 che si è fatto conoscere al mondo e ai top club europei.

    A luglio, l'Under 18 dell'Independiente ha vinto la Copa Milo in casa e Paez è stato grande protagonista. Davanti ad osservatori di Barcellona, Real Madrid, Manchester City, Manchester United e Borussia Dortmund, il 15enne ha segnato una doppietta nella finale contro l'Atletico Nacional della Colombia con due belle conclusioni dal limite dell'area nel primo tempo.

    Il mese successivo, è stato votato giocatore miglior giocatore al Next Generation Trophy 2022 giocato a Salisburgo, dove gli U15 dell'Independiente hanno sconfitto squadre giovanili come Inter e RB Leipzig prima di perdere la finale.

    Tra le azioni più belle c’è stato il pallonetto contro il Lipsia, finito in rete senza alcun ribalzo.

    COME STA ANDANDO
    A soli 15 anni, Paez pare sia pronto già a lasciare le giovanili dell’Independiente e fare il grande salto.

    Il suo exploit con l’Under 18 dello scorso anno è valso un posto nella rosa della prima squadra in vista della stagione 2023 della Serie A ecuadoriana, iniziata a febbraio, con Manchester United e Borussia Dortmund che hanno messo gli occhi su di lui.

    Ha segnato il suo debutto contro Mushuc Runa nella prima giornata con un primo tiro al volo e ha chiuso i conti con il 3-1, diventando sia il più giovane esordiente che il marcatore più precoce nella massima serie ecuadoriana storia.

    Fuori dalle convocazioni dell’U20 di La Tri, ma solo per favorire l’inserimento in prima squadra con l'Independiente, Paez ha rappresentato l'Ecuador nel Sudamericano U17 nell'ultimo mese, cogliendo al volo l’opportunità di giocare col suo Paese in casa, realizzando due reti a soli 15 anni.

    Il centrocampista ha finora realizzato sei assist - di cui due contro il Brasile - e un goal contro l'Argentina in sette partite. L'Ecuador guida la classifica per differenza reti nella fase finale e Paez ha avuto un ruolo importante nonostante il cartellino rosso contro il Cile.

    PUNTI DI FORZA
    Paez ha tutte le qualità che vanno ricercate in un centrocampista offensivo: un’incredibile capacità tecnica nel dribbling, una visione di gioco eccellente e grande precisione nei passaggi, un tocco morbido ed un sinistro magico.

    Secondo Target Scouting è altro 173 cm e, considerando che ha solo quindici anni, può crescere ancora molto. La sua struttura longilinea gli consente di avere un ulteriore vantaggio a livello giovanile, visto che generalmente è più alto rispetto a diversi suoi coetanei ed è bravo nel far valere il suo predominio fisico.

    Oltre a tutto questo, ha un’altra caratteristica che gli permette di emergere su tanti: una grande mentalità. E’ una dote fondamentale soprattutto agli inizi, quando il confine tra successo e fallimento è più sottile ed inoltre il suo modo di stare in campo, unita anche a tanta volontà, lo porta spesso a guidare anche compagni molto più grandi di lui.

    Lo sa bene anche Martin Anselmi, il suo allenatore: “E’ un ragazzo che sa osare. Un ragazzo che chiede la palla. Ha solo 15 anni, ma non gli importa chi ha davanti, lui vuole il pallone”, ha spiegato recentemente ad Olé.

    “E’ un giocatore diverso. E’ la prima volta che vedo un ragazzo così piccolo che… ‘Beh, vediamo di che pasta sei fatto’, che ti dà questa sensazione e ti sfida”.

    In una precedente intervista, Anselmi ha aggiunto: “Non è normale che un ragazzo di quindici anni giochi in prima divisione e si sia già guadagnato il rispetto del mondo del calcio in così breve tempo”.

    “Corre, recupera, interpreta il gioco, è molto intelligente. Quando gli chiediamo di posizionarsi in una zona del campo, lui lo fa. Tutti i suoi movimenti sono allenati, li apprende alla perfezione ed inoltre è un ragazzo con i piedi per terra”.

    MARGINI DI MIGLIORAMENTO
    Se la mentalità è chiaramente uno dei punti di forza di Paez, ci sono anche alcuni aspetti del suo carattere che sono stati messi in discussione nel corso della sua rapida ascesa.

    Come spesso capita ai grandi talenti, a volte fatica a mantenere la calma e se un compagno commette degli errori non fa nulla per nascondere la sua insofferenza. Si tratta comunque di aspetti suoi quali sta lavorando.

    Anche a livello di disciplina in campo deve migliorare. E’ stato ammonito nella sua gara di debutto in prima squadra ed ha subito un rosso diretto nel Campionato Sudamericano U17 contro il Cile per aver scalciato un avversario. Non si è trattato di un gesto violento, ma avrebbe dovuto evitarlo.

    E’ anche capitato che venisse criticato di tenere troppo palla per poi perderla e non tornare a prenderla.

    IL PROSSIMO...JAMAL MUSIALA?
    Paez è cresciuto osservando i dribbling del connazionale Gonzalo Plata e di Lionel Messi, cercando persino di imitarne la tecnica nel portare palla.

    Tuttavia, se si considerano la posizione in campo, la visione di gioco e il modo di superare gli avversari, forse è più paragonabile a giocatori come Jamal Musiala del Bayern Monaco e, in misura minore, a Dominik Szoboszlai dell'RB Leipzig.

    Entrambe le stelle della Bundesliga sono abili portatori di palla, nonostante non possiedano quel baricentro basso tipico dei migliori dribblatori in circolazione.

    Musiala dà il meglio di sé negli spazi stretti e non ha paura nello sfidare i difensori avversari.

    Se Paez riuscirà a raggiungere quei livelli, diventerà uno dei più grandi nomi del calcio europeo in futuro.

    E ORA?
    Secondo quanto riportato da Fabrizio Romano, il Chelsea ha già vinto la corsa che porta al cartellino di Paez ed il giovane talento si unirà al club londinese nel maggio del 2025, quando avrà compiuto 18 anni.

    Si parla di un affare da oltre 20 milioni di euro, il che dimostra quanto il Chelsea sia fiducioso sul fatto che il ragazzo possa diventare un giocatore di primo livello.

    All’Independiente nessuno ha dubbi sul fatto che ad attenderlo c’è tanto successo in Europa, ma serve non avere fretta.

    “Divertiti, perché un giorno avrai 18 anni, te ne andrai e tutto ti passerà accanto. E non pensare di avercela già fatta - ha detto Anselmi - Hai tanto talento e solo se continuerai ad impegnarti, ad allenarti bene e ad ascoltare, farai strada. Deve provare a restare con i piedi per terra, perché parliamo pur sempre di un ragazzo che oggi ha fatto una bella partita, ma quando ne farà una brutta cosa diremo ‘Alla fine ha solo quindici anni…’. Noi siamo così. Quindi deve cercare di mantenere l’equilibrio nel bene e nel male”.

    www.goal.com/it/liste/kendry-paez-...34a082d5c0fa56a
     
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