Darwin Nunez

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    DJAX

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    Nome: Darwin
    Cognome: Nunez
    Data di nascita: 24/06/1999
    Nazionalità: Uruguay
    Ruolo: Attaccante
    Club: Benfica

    L'attaccante del Benfica e della Nazionale uruguaiana ha grandi qualità, ma soprattutto un profilo molto moderno.

    Se vivi in un Paese come l'Uruguay, che conta tre milioni e mezzo di abitanti e riesce a produrre nello stesso anno, il 1987, e persino nella stessa città – Salto, sul confine argentino – due attaccanti come come Luis Suárez ed Edinson Cavani, cioè due dei centravanti più forti della loro epoca, è quasi scontato avere timore del futuro, almeno per quanto riguarda il calcio. Suárez e Cavani hanno entrami 33 anni e da poco hanno scelto le squadre dove, molto probabilmente, spenderanno gli ultimi anni di competitività ai massimi livelli. Entrambi hanno qualcosa in meno, dal punto di vista fisico, rispetto a qualche tempo fa, ed entrambi arrivano da infortuni fastidiosi. Mentre il ricambio generazionale ha già trasformato completamente il centrocampo della Celeste – il reparto di mezzo era il punto debole del vecchio ciclo, ora invece ci sono Valverde, Bentancur, Nandez e Torreira, tutti giocatori più forti e tecnicamente più sfaccettati rispetto ai loro predecessori – la prospettiva di perdere Suárez e Cavani, i due calciatori che insieme a Godín e Giménez hanno sorretto la Nazionale dell'ultimo decennio, ha gettato il calcio uruguagio in un vero e proprio horror vacui.

    Darwin Núñez, in questo momento, è il primo progetto concreto di grande attaccante che l'Uruguay abbia formato dopo Cavani e Suárez. Ed è il calciatore che potrebbe prendere in mano la Nazionale, quando i due fenomeni saranno tramontati. Alla sua presentazione da nuovo giocatore del Benfica, Darwin Núñez ha risposto ad alcune domande in portoghese. Anche lui, come Suárez e Cavani, è originario di una terra di frontiera, solo che so tratta della città di Artigas, al confine con il Brasile. Là, oltre al castigliano, si parla il portuñol, un idioma misto tra la spagnolo e il portoghese diffuso lungo tutta la frontiera brasiliana. Ancor più simbolico è il fatto che Darwin Núñez sia stato comprato dalle Águias per occupare il ruolo che, fino a pochi giorni prima, sembrava riservato proprio a Edinson Cavani.

    Per acquistarlo, Rui Costa ha speso 24 milioni di euro, la cifra più alta mai pagata dal Benfica per un calciatore. La breve storia di Núñez, classe 1999, era iniziata nelle giovanili del Peñarol – dove si sono formati anche Valverde, Nandez e il nuovo acquisto dello United, Facundo Pellistri – e si era complicata a causa della rottura del legamento crociato, avvenuta quando Darwin aveva 17 anni. Questo infortunio, di fatto, gli ha impedito di esplodere nel campionato del suo Paese, anche perché nel primo grande momento della sua ancor breve carriera, nell'estate del 2019, l'Almería lo ha acquistato e lo ha messo al centro di uno dei progetti più ambiziosi della seconda divisione spagnola.

    La prima impressione che lascia Núñez, vedendolo in campo, è quella di un giocatore in grado di sopraffare l'avversario prima di tutto per le sue caratteristiche atletiche: ha uno strappo molto profondo, sia quando attacca lo spazio che quando parte in progressione. La sua struttura fisica, asciutta ma non leggera, lo aiuta a incassare i contrasti avversari, la sua buona statura (187 cm) e, soprattutto, la mostruosa esplosività in elevazione – come dimostra il primo dei tre gol segnati contro il Lech Poznan in Europa League – lo rendono pericolosissimo sulle palle alte. All'Almería ha segnato 16 gol, molti dei quali raccontano bene quanto gli stesse stretto il contesto della seconda divisione, prima di tutto fisicamente. Il controllo del corpo è una sua dote indiscutibile: lo scorso anno, al Mondiale U-20, ha segnato un gol bellissimo contro la Norvegia di Haaland praticamente senza guardare la porta, ma inarcando benissimo il busto per scaricare un destro potentissimo entro i confini dello specchio, appena sotto la traversa.

    «All'Almería giocavo più da nove, da centravanti puro. Ora il mister mi dice sempre di muovermi nello spazio, che è uno dei miei punti forti», ha detto Núñez in un'intervista. Il mister in questione è Jorge Jesus, che, partendo dalla sua grande mobilità, sa di poter costruire una punta di altissimo livello. Il tecnico del Benfica, da sempre, propone un calcio molto formativo per i suoi attaccanti, che finiscono sempre per diventare giocatori migliori di quanto non fossero prima. L'esempio più recente è Gabigol, che nel Flamengo di Jorge Jesus ha raggiunto vette realizzative e di rendimento mai esplorate in carriera. Jesus chiede alle sue punte di dialogare, di allargarsi e venire incontro, oppure colpire in profondità a seconda delle situazioni e di ciò che la sua manovra offensiva, sempre accompagnata da un gran numero di uomini, richiede.

    Dal punto di vista tecnico, in realtà, Darwin Nuñez non è un giocatore così appariscente: nel primo controllo non incolla sempre il pallone al piede, ma il suo modo di orientare il corpo, di essere reattivo sul primo passo, sull'allungo, e di cercare lo stop a seguire, lo rendono un giocatore complicato da contenere. Una delle sue giocate migliori e più ricorrenti, quando dribbla, è il modo in cui interrompe un allungo spostando all'improvviso il pallone con l'esterno, o con continue sterzate per far perdere il tempo al difensore. Un gesto pulito ed essenziale che, abbinato alla sua rapidità, gli dà la possibilità di costruirsi lo spazio per cercare la porta. È un calciatore intenso, che quando viene liberato nello spazio brucia l'uomo e calcia con grande potenza, ma è anche molto generoso: in campionato finora ha segnato un solo gol in sette partite (il meglio lo ha dato in Europa League, con quattro gol in tre presenze), distribuendo però ben cinque assist. Quando arriva davanti alla porta tende sempre a premiare chi è meglio posizionato, nonostante le sue potenzialità realizzative siano migliori dei suoi numeri in Liga NOS. Non è un regista offensivo, o un giocatore a cui si possono affidare grossi compiti di rifinitura, ma è un calciatore intelligente, che anche lontano dalla porta sa come far progredire l'azione, e non ha paura di cercare passaggi verticali meno scontati quando un compagno attacca la profondità.

    Il vero pregio di Darwin Núñez non è una sua dote presa singolarmente – per quanto alcune sue caratteristiche siano davvero eccellenti, già ora – ma la varietà di modi e situazioni in cui può rendersi utile. In un'epoca in cui il centravanti ha smesso di essere un giocatore bidimensionale, e perciò deve offrire un contributo ben più complesso della giocata da gol, Núñez ha la completezza necessaria per stare in quella cerchia ristretta di giovani attaccanti potenzialmente top: ha la fisicità, l'atletismo e la propensione al sacrificio per essere costantemente utile in pressing, ha il cervello e gli strumenti tecnici per muoversi bene, per essere incisivo sia quando si allarga per servire con precisione un compagno in mezzo, che quando scatta alle spalle della linea difensiva, quando addomestica un pallone sporco o quando deve gestirne uno distante dall'area.

    Al momento il suo habitat tattico sembra essere quello in cui ha spazi da bruciare con la sua falcata in transizione, ma il Benfica di Jorge Jesus, una squadra che è quasi sempre costretta a schiacciare il suo avversario, a scardinare difese chiuse con lunghi attacchi posizionali, sarà fondamentale nella sua formazione, proprio per affinare ulteriormente un bagaglio tecnico già variegato. Ad esempio, può acquisire più soluzioni quando i ritmi calano e gli spazi si congestionano, oppure migliorare nel fraseggio nello stretto. Il Barcellona, che non ha ancora rimpiazzato Luis Suárez, pare lo stia tenendo sott'occhio, come ha tenuto d'occhio Lautaro Martínez – un altro attaccante abituata a lavorare tantissimo fuori dall'area, a offrire più del gol e, probabilmente, a segnare il ruolo nei prossimi anni.

    Rimpiazzare Luis Suárez, indipendentemente da ciò che farà il Barça, sarà il compito di Darwin Núñez per il prossimo decennio. Nella Celeste, se lo dividerà con Maxi Gómez, il 24enne centravanti del Valencia, un nove più tradizionale, perfetto per la sua nicchia di riferimento: le squadre che hanno bisogno di un giocatore in grado di raccogliere e proteggere palloni lunghi ed essere una minaccia costante su cross e calci piazzati. Darwin, invece, sa fare questo ma anche molto altro e può solo migliorare. L'Uruguay sicuramente perderà Cavani e Suarez, ma forse, da quando c'è Núñez, può sentirsi un po' più al sicuro.

    Fonte: www.rivistaundici.com/2020/11/13/darwin-nunez-benfica/
     
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    Mamma mia se è forte questo, giocatore completissimo sotto ogni aspetto sia tecnico (primo controllo da estasi) che fisico atletico, è praticamente una versione deluxe di Morata nei pregi. Come difetto principale è che tende spesso ad allontanarsi dalla porta e specchiarsi nelle sue enorme qualità, più che fare il centravanti vero e proprio.
     
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  3. Burrascqua
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    Ieri sera doppietta al Barcellona: sul primo goal per tecnica e prepotenza fisica mi ha ricordato parecchio Cavani.
    Sarebbe uno che prenderei subito al posto di Morata, che il prossimo anno dovremo pagare 35 milioni.
    Piuttosto li darei al Benfica per questo ragazzo che mi pare possa diventare uno dei migliori in circolazione nei prossimi anni.
    Ma temo l’effetto Marotta su Cherubini...
     
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    Fatemela sparare: in prospettiva è un Haland deluxe.

    Qualcuno, forse Ragnar ha detto che lo prenderebbe al Napoli. Per me questo è profilo già imprendibile, finisce in Premier in una super big o al Bayern.
     
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    Concordo, cifre troppo alte per la Serie A al momento. La Juve ha già speso su Vlahovic e non credo investirebbe 70 milioni e passa per un altro centroavanti, anche se di indubbia qualità. La nuova proprietà Milan non mi pare abbia questo tipo di atteggiamento, preferisce scoprire il giovane prima e pagarlo meno per poi valorizzarlo, che poi è quello che il Milan ha fatto con molti dei suoi attuali giocatori.

    Pare che il PSG lo abbia abbandonato perché Mbappé non è andato via, quindi non saprei. Bisogna vedere come finisce la telenovela di Lewa al Bayern. Magari i Reds scaricano Firmino e regalano a Klopp un contrattacco ad Haaland e Guardiola.
     
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    Passa effettivamente al Liverpool per una vagonata di soldi: 75 fissi e una ventina di bonus. Praticamente quanto il City ha pagato Haaland con l'aggiunta di qualche bonus (anche se commissioni e stipendio non sono manco paragonabili). Sostituisce Mane che aveva chiesto la cessione. Non so che livello possa raggiungere ma gli ingredienti (Klopp compreso) per un piatto gourmet ci sono tutti. Ovviamente da testare in un campionato vero come la Premier ma se c'era un attaccante su cui correre dei rischi lui era uno di questi.
     
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    La sparo grossa,per me farà meglio di Haaland.
     
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    Ex Allegrista Pentito

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    CITAZIONE (Bicolour @ 18/6/2022, 22:21) 
    Passa effettivamente al Liverpool per una vagonata di soldi: 75 fissi e una ventina di bonus. Praticamente quanto il City ha pagato Haaland con l'aggiunta di qualche bonus (anche se commissioni e stipendio non sono manco paragonabili). Sostituisce Mane che aveva chiesto la cessione. Non so che livello possa raggiungere ma gli ingredienti (Klopp compreso) per un piatto gourmet ci sono tutti. Ovviamente da testare in un campionato vero come la Premier ma se c'era un attaccante su cui correre dei rischi lui era uno di questi.

    Trovo sia assolutamente sensato, oltretutto credo che Klopp lo possa utilizzare davvero bene, e solitamente passano sempre da lui per sapere se il talento è adatto o no, e Jurgen di solito ha l'occhio lungo, il Liverpool non sbaglia molti colpi (forse Keita se si può definire un errore).
    Vedremo come va, il contrattacco a Pep-Haaland era necessario...
     
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    CITAZIONE (Slade96 @ 18/6/2022, 22:53) 
    La sparo grossa,per me farà meglio di Haaland.

    Acquisto ottimo per il Liverpool, ma su questo dubito
     
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    The Boss

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    CITAZIONE (Slade96 @ 18/6/2022, 22:53) 
    La sparo grossa,per me farà meglio di Haaland.

    L'ho sparata davvero grossa, ho bestemmiato, scusate...
    Peró in mia discolpa e anche sua il suo arrivo al Liverpool è coinciso in un momento di calo generale della squadra di Kloop e il ragazzo ci ha messo anche del suo con quella espulsione nella seconda giornata di campionato,comunque rimane un attaccante che sono sicuro possa fare cose egregie in premier, ma sta di fatto che Haaland attualmente è un alieno.
     
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    CITAZIONE (Slade96 @ 2/10/2022, 23:03) 
    CITAZIONE (Slade96 @ 18/6/2022, 22:53) 
    La sparo grossa,per me farà meglio di Haaland.

    L'ho sparata davvero grossa, ho bestemmiato, scusate...
    Peró in mia discolpa e anche sua il suo arrivo al Liverpool è coinciso in un momento di calo generale della squadra di Kloop e il ragazzo ci ha messo anche del suo con quella espulsione nella seconda giornata di campionato,comunque rimane un attaccante che sono sicuro possa fare cose egregie in premier, ma sta di fatto che Haaland attualmente è un alieno.

    Haaland sta dimostrando di essere un vero mostro, e sinceramente quello che Nunez ha fatto al Benfica lui lo stava già facendo da anni ovunque avesse giocato. Oltretutto, è perfetto per la Premier (che ha nella Bundes una quasi-gemella) e, devo dire, Guardiola ha capito subito come farlo rendere al meglio nel suo sistema, dimostrando di essere ancora una volta un grandissimo della panchina.

    Nunez non è a quel livello, ma hai ragionissima: il Liverpool sta passando un brutto momento, che sono convinto sarà risolto da Klopp, allenatore di livello altissimo e che è sempre riuscito a tirarsi fuori da queste situazioni. Però ha avuto impatto su questo giocatore, che ricordiamo non essere il prototipo dell'attaccante che Jurgen ha utilizzato negli ultimi anni. Serviva adattamento e questa crisi rende l'ambiente meno digeribile.
    Vediamo come va se e quando la crisi passa.
     
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    Ex Allegrista Pentito

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    Il ragazzo pare abbia difficoltà con l'inglese, e ci può stare. Ha comunque compagni che parlano spagnolo e portoghese e la cosa aiuta.
    Però diciamocelo: è più fluido nella corsa e nei movimenti, ma poche volte ho visto un giocatore cercare il tiro a tutti i costi anche quando, con un po' di manovra, si poteva segnare molto più facilmente.
    Con il City ha l'occasione di passare la palla due volte e portare, molto probabilmente, il Liverpool prima sul 2 a 0 e poi sul 3 a 0: fa tutto bene perché strappa e crea spazi, ma poi inspiegabilmente decide prima di tirare e poi di tentare un cross rasoterra teso difficilissimo, vanificando tutto il buon lavoro.

    E se Salah un paio di volte semplicemente non ha visto il compagno perché, come sappiamo, non tutti hanno una visione periferica tale da vedere il compagno libero come lo vediamo noi in televisione, a Nunez Salah la chiama nella prima occasione, e nella seconda Carvalho praticamente lo implora di passare il pallone. Darwin alza la testa, lo vede, e decide comunque di tentare il cross a Trent sul secondo palo.
    Visto anche il carattere non proprio tranquillo dimostrato con il Newcastle, direi che Klopp su questo ragazzo deve fare tanto lavoro di testa. Ci sono molte qualità, ma per ora pochissimo cervello.
     
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    CITAZIONE (Mattia Valassi @ 17/10/2022, 11:40) 
    Il ragazzo pare abbia difficoltà con l'inglese, e ci può stare. Ha comunque compagni che parlano spagnolo e portoghese e la cosa aiuta.
    Però diciamocelo: è più fluido nella corsa e nei movimenti, ma poche volte ho visto un giocatore cercare il tiro a tutti i costi anche quando, con un po' di manovra, si poteva segnare molto più facilmente.
    Con il City ha l'occasione di passare la palla due volte e portare, molto probabilmente, il Liverpool prima sul 2 a 0 e poi sul 3 a 0: fa tutto bene perché strappa e crea spazi, ma poi inspiegabilmente decide prima di tirare e poi di tentare un cross rasoterra teso difficilissimo, vanificando tutto il buon lavoro.

    E se Salah un paio di volte semplicemente non ha visto il compagno perché, come sappiamo, non tutti hanno una visione periferica tale da vedere il compagno libero come lo vediamo noi in televisione, a Nunez Salah la chiama nella prima occasione, e nella seconda Carvalho praticamente lo implora di passare il pallone. Darwin alza la testa, lo vede, e decide comunque di tentare il cross a Trent sul secondo palo.
    Visto anche il carattere non proprio tranquillo dimostrato con il Newcastle, direi che Klopp su questo ragazzo deve fare tanto lavoro di testa. Ci sono molte qualità, ma per ora pochissimo cervello.

    stiamo a vedere....però oltre quello che hai detto (che condivido) non mi pare proprio un fulmine di guerra (tradotto: non intelligentissimo), l'occasione ieri in contropiede col city lo ha dimostrato, ogni tanto gli parte la brocca e si incazza, Klopp ha pure aggiunto che sente molto la pressione della partita, tanto che in allenamento fa cose che in partita non gli riescono....stiamo a vedere ma le impressioni (spero di sbagliare) sono di un giocatore che magari diventerà ottimo ma non certo la risposta dei reds ad Haaland.
     
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    Sono d'accordo, ricordo che qualcuno qui dentro, all'arrivo di Bernardo Silva al City, lo definì "un David Silva lobotomizzato" per il suo mancino sublime, unito a scelte di gioco talvolta francamente incomprensibili al limite della trollaggine.

    Poi però Guardiola ci ha lavorato, ed è diventato la mezzala che conosciamo. Credo che sotto questo aspetto, il catalano sia il miglior allenatore del mondo (vedi anche l'aver misteriosamente preso Zinchenko dall'FK UFA per farne il "suo" terzino in un determinato sistema di gioco, dimostrando pure che la maggior parte dei giocatori plasmati da lui possono venir buoni anche in altri contesti, visto che per ora si sta dimostrando uno dei migliori dell'Arsenal attualmente capolista di Premier, infortuni permettendo).

    Ecco, Klopp potrebbe fare una cosa "à la Bernardo" con Nunez. Non credo diventerà mai da Pallone d'Oro, ma probabilmente un campione sì.
     
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    Ex Allegrista Pentito

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    È la qualità che li distingue da tanti, sia Guardiola che Klopp sanno far crescere i giocatori, sicuramente la possibilità che Jurgen faccia del lavoro prezioso e lo porti ad un livello superiore dell'attuale c'è. I mezzi fisici ci sono, anche tecnici, il lavoro è su carattere, visione e testa (e secondo me sono tre elementi difficili da spostare, quindi Klopp avrà il suo bel da fare).
    Pian piano vedremo, va valutato con calma.
     
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