Alessio Dionisi

Allenatore

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    Fenomeno Atipico

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    Alessio Dionisi nasce ad Abbadia San Salvatore in Provincia di Siena, il 1º aprile 1980 ed attualmente riveste il ruolo di allenatore dell'Empoli. È considerato uno dei migliori allenatori emergenti del panorama italiano.
    Nella sua carriera di giocatore, Alessio cresce nelle giovanili del Siena, per poi navigare tra Serie D e Serie C2. È un difensore centrale che si distingue per la sua abilità nei calci piazzati.
    Smessi i panni di giocatore decide di diventare allenatore partendo dall'Olginatese, in Serie D, seppur venendo esonerato dopo sole 9 partite. I due anni col Borgosesia, invece, si rivelano importanti perché rappresentano i primi risultati nella sua nuova carriera.
    L'occasione più importante si presenta nella stagione 2018/2019 quando l'Imolese gli affida la sua panchina. Alessio Dionisi riesce a portare i rossoblu al terzo posto e quindi ai playoff di Serie C senza però ottenere la promozione.
    L'anno successivo compie un ulteriore salto di categoria quando il Venezia lo assume per tentare di fare il salto di qualità definitivo nella serie cadetta. Dionisi conferma il suo 4-3-1-2 e, nonostante le numerose difficoltà, riesce comunque a strappare una comoda salvezza con 50 punti.
    Ad agosto del 2020 l'Empoli decide di assumerlo, firmando con Dionisi un contratto di due anni. La squadra, al momento, si trova al primo posto della Serie B, esprimendo un calcio brillante e dominante.
    Ecco alcune caratteristiche che ho avuto modo di notare.

    Modulo preferito:
    Il modulo utilizzato è il 4-3-1-2, un sistema di gioco nel quale Dionisi dimostra di trovarsi a suo agio, esprimendo la sua filosofia. In attacco diventa un 4-1-3-2/2-3-3-2, in difesa un 4-3-3 molto stretto. La squadra è molto corta, difficilmente si allargano le maglie. Tra i caratteri distintivi sono la rapidità di gioco, con passaggi corti, ad 1-2 tocchi. È un possesso palla schizofrenico, che debilita fisicamente e mentalmente l'avversario. L'unico che può fare più tocchi è il regista.

    Fase di possesso
    La manovra parte dal centrocampista centrale, Stulac, giocatore molto forte per la categoria, il quale garantisce una regia puntuale, distribuendo sapientemente il pallone ai suoi compagni.
    Tendenza della squadra è anche quella di liberare uno dei due centrali difensivi, Nikolaou soprattutto, il quale, palla al piede, si spinge fino al centrocampo e serve il compagno più libero.
    I terzini in fase di spinta sono molto larghi ed alti, Fiamozzi, Terzic e Parisi sono rapidi. La soluzione adottata da loro è il passaggio lungo verso la punta mobile che tende ad allargarsi favorendo gli inserimenti dei centrocampisti.
    Il centrocampo, tolto, il già citato regista prevede due centrocampisti di quantità, capaci di fare entrambe le fasi. La mezzala tende ad avvicinarsi al portatore di palla per permettere un dialogo stretto e veloce. Amano inserirsi, in generale sono trequartisti aggiunti. Non di rado una delle due mezzali la si può trovare al limite dell'area avversario pronto a raccogliere una sponda od un rinvio corto dell'avversario, in modo da calciare.
    Il trequartista, Bajrami o Moreo, ama giocare tra le linee, sfrutta gli inserimenti negli spazi creati dalla punta.
    Le due punte sono molto mobili, svariano su tutto il fronte offensivo. Mancuso, soprattutto, fa valere le sue capacità da ex-ala. Trovandosi a suo agio nel giocare in quella zona del campo. Le punte prediligono il gioco palla a terra in profondità, dove possono sfruttare le loro abilità, difficilmente ricevono lanci lunghi ed alti dall'altra parte di campo.
    Al portieri Brignoli viene chiesto di giocare con i piedi, è discreto, riesce a guadagnare anche un tempo di gioco, giocando appunto il pallone di prima o al massimo due tocchi. Il portiere di solito ne fa tre. Uno per stoppare, uno per posizionare il pallone correttamente e l'ultimo per eseguire il passaggio lungo o corto che sia.

    Fase di non possesso
    Quando l'avversario attacca, l'Empoli è compatto, riesce a stare corto ed attuare un pressing ragionato. Il primo a pressare è il trequartista, il quale sale sulla linea dei due attaccanti e si occupa del primo portatore di palla. Uno dei suoi obiettivi è intuire e sporcare la linea di passaggio tra il difensore ed il centrocampista avversario, con la punta che attacca quest'ultimo.
    Il centrocampo è stretto ed accetta l'inferiorità numerica, in caso di esterni avversari, sul lato debole degli stessi. Andranno poi a chiudere il terzino o la mezzala.
    La linea difensiva è in linea e anch'essa stretta. Quando l'avversario schiera un trequartista, la squadra tende ad annullare gli spazi tra difesa e centrocampo, portando i 7 uomini a stare compatti.
    Ai terzini è permesso di uscire sull'avversario con il mediano o la mezzala a copertura od a sostituzione del difensore.

    Transizione/Contropiede
    La squadra in contropiede è veramente letale, al trequartista è affidato il compito di ripartire immediatamente palla al piede. Bajrami e Moreo in campo aperto sanno essere pericolosi. Ricci anche ha una buona ripartenza e già quest'anno ha propiziato due gol in tal modo.
    Dionisi soprattutto chiede verticalità e velocità, soprattutto in presenza di attaccanti pronti a scattare sulla linea del fuorigioco.
    Contropiedi perfetti possiamo ammirarli nella partita con Lecce e Frosinone.

    Pro: - uno dei pochi allenatori che in Serie B si sta distinguendo per la sua forte identità che ha già saputo imprimere alla squadra.
    - la squadra ama molto giocare rapido ed in verticale, questo la rende pericolosa soprattutto in caso di distrazioni altrui.
    Contro: - ad essere pignoli la squadra appare in difficoltà nel gestire le forze. Il gruppo vive di fiammate e quando si abbassano i ritmi tendono a schiacciarsi troppo finendo per subire gol.
     
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    visto anni fa qua con l'Imolese(ne parlai in tag) e la sua squadra mi impressionò molto, fece un grandissimo campionato con pochissimi mezzi economici.

    Si intuiva era un buon allenatore, mi fa piacere averci visto lungo e sono contento che dopo un anno a Venezia per conoscere la B sia ora ad Empoli una piazza perfetta per lui, sta lanciando diversi giovani interessanti come spesso accade li.
     
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    Fenomeno Atipico

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    Piace molto anche a me, ho recuperato molte delle partite dell'Empoli e le ho trovate belle da vedere. Lui è sicuramente il valore aggiunto della squadra.
     
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    Fenomeno Atipico

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    (Grattati mister) Se mantiene le premesse, ci troviamo di fronte un fenomeno. A memoria, uno degli allenatori più impattanti della Serie B. È riuscito ad entrare nella testa dei suoi giocatori nel giro di pochi mesi. Sono stati per 10 giorni in isolamento fiduciario, alla prima partita utile si incontrano nel parcheggio del pullman di Reggio Emilia e vincono nonostante le numerose assenze e col gioco che vuole il mister.
    De Laurentiis ci ha messo gli occhi sopra, ma non mi stupirei se Dionisi facesse un altro anno all'Empoli (magari in A) e poi in un top club.
     
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    Specialista di Centrocampo

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    La scheda dice praticamente tutto a livello tecnico, ogni aggiunta sarebbe superflua non potendo nemmeno assistere al lavoro settimanale del mister.
    Integro quindi con qualcosa che esula dalla tattica.
    Mediaticamente é molto poco toscano, scordatevi le conferenze sanguigne e vernacolari dei vari Allegri, Sarri o Spalletti. Ha un approccio mediatico molto tranquillo e posato, non va mai sopra le righe e non si lascia mai andare.
    È stato molto bravo a creare un gruppo molto coeso dalle ceneri di un'accozzaglia di giocatori provenienti da una stagione deludente e non era un'impresa facile.
    A Empoli sta variando spesso i titolari, in poche partite l'undici era lo stesso della partita precedente, ciò credo sia possibile in virtù di una rosa con tanti componenti allo stesso livello, tanto che dopo un'intera campionato è difficile individuare i titolari.
    Un'altra cosa che sottolinea spesso è che con le 5 sostituzioni può cambiare metà squadra a partita in corso dunque le scelte dell'undici iniziale sono condizionate anche da questa possibilità.
     
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    Ex Allegrista Pentito

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    L'anno scorso viene elogiato ulteriormente come astro nascente dopo una bella stagione con il Sassuolo (diciamo nella media considerando le ambizioni e la strutturazione del progetto neroverde).
    Lancia definitivamente Raspadori, consacra Scamacca, valorizza ulteriormente Traoré etc...

    Ora pare ad un passo dall'esonero. Cosa è andato storto?
    Personalmente, non mi ha mai entusiasmato dentro il campo. De Zerbi (e sinceramente pure Di Francesco) mi fecero divertire molto di più, per quanto poi io Roberto lo digerisca poco fuori dal campo. Lui l'ho visto solo con i neroverdi, non ho visto il suo Empoli di cui si parla sempre benissimo.

    Dov'è la mancanza? Troppe cessioni illustri non coperte dal Sassuolo? Infortuni, rosa mal strutturata, investimenti bucati (penso Pinamonti)
    Oppure è qualcosa che riguarda la sua gestione ed il suo gioco? Mi piacerebbe sapere l'opinione di chi lo segue, poi eventualmente può diventare una discussone più da "topic Sassuolo", ma intanto se venisse esonerato come lo vedete nell'immediato futuro?
     
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    Fenomeno Atipico

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    Due aggettivi: limitato e testardo. Sono giornate e giornate che è impantanato negli stessi errori, non ne viene proprio a capo. L'attacco riceve pochi palloni ed è sterile, in avanti l'unico a cui ci si può affidare è Berardi (che sta stagione è in gran parte stato fermo). Se il tuo capocannoniere dopo quasi 20 giornate è una mezzala con sole 4 reti, io qualche dubbio sulla validità di modulo o interpreti me la comincerei a fare. Facile far bene quando hai la meglio gioventù, roba andata via dai 30 milioni in su. Anche perchè chi c'era prima era altamente complementare e si metteva in campo da solo. Il suo problema è che non capisce che chi gli fa da punta ora non è Scamacca e, nonostante stia giocando di merda, non c'è verso che Pinamonti lo tiri fuori prima di fine partita. I punti per me li vuole perdere da solo. Ad Alvarez si è capito che non gli affiderebbe nemmeno le chiavi di uno scooter (ad errore, perchè il potenziale c'è e non è questo il modo per farlo emergere e rendere a dovere), figuriamoci quelle dell'attacco nel lavoro che gli permette di portare la pagnotta a casa. Il suo Sassuolo praticamente ha gli stessi problemi della Fiorentina, altra squadra macchinosissima della Serie A, entrambe tra quelle che più danno la sensazione di aver bisogno di 500 azioni prima di buttarla dentro. La differenza però tra lui e Italiano però è che il secondo più o meno qualcosina l'ha provata per smuovere le acque, il primo invece affonda nelle sabbie mobili da spettatore. Poi, onestamente, Dionisi mi fa pure tenerezza davanti ai microfoni: quando perde si dà i contentini da solo, quasi ad autoconvicersi, tipo ''Per un tempo la Lazio siamo sembrati noi'' o tutte le altre volte in cui ripete a cantilena ''Ci è mancata la cattiveria''. Sono 7 partite consecutive che manca sta cattiveria. Niente niente ven da chiedersi se non gli mette la valeriana nelle borracce ai suoi. Fosse per me l'avrei già esonerato a quest'ora. Poi, come detto da te, l'anno scorso ha fatto una stagione nella media: gli è arrivata sopra pure l'Hellas con manco metà della bontà di materiale a disposizione rispetto a lui (ma pure il Torino... Dallo a Juric il trio Berardi, Scamacca, Raspadori con in più un Traorè e un Frattesi a centrocampo e poi vediamo...)
     
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    Ex Allegrista Pentito

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    Sì concordo, è stato molto elogiato l'anno scorso ma con il materiale a disposizione credo si potesse fare di più, come stai sostenendo tu. Raspadori, Scamacca, Berardi, Frattesi e Traoré non sono 5 nomi qualsiasi.
    Allo stesso tempo, ad Empoli molti lo elogiavano per aver fatto "tanto con poco" e quindi non mi aspettavo questo crollo "semplicemente" a causa di aver perso molte risorse.
    Ripeto, non mi ha mai entusiasmato ma molti lo avevano eletto come un mezzo predestinato...

    Però trovo anche che le cessioni fatte non siano state debitamente sostituite, non è una scusante però un po' destabilizza.
     
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    Fenomeno Atipico

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    Amo troppo Dionisi per poterne parlare male, però condivido il pensiero di Ragnar. La squadra quest'anno fa ribrezzo ma sinceramente lui non sta facendo molto per cambiare le cose. Su Álvarez per me è un problema di compiti, perché è l'opposto di Pinamonti ed a Dionisi "serve" quest'ultimo. Se cambia modo di attaccare, concentrando gli sforzi su una prima punta prolifica e non di mera associazione allora si potrà vedere il vero Álvarez.
    Dovessimo trovare la vera scusante sarebbe l'assenza di Maxime López e la mancata sostituzione di Raspadori che era fondamentale e ti faceva girare tutta la squadra alla perfezione.
     
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    Ex Allegrista Pentito

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    Lopez sottovalutato, anche lui elemento decisamente prezioso.
    Diciamo che qualche scusante ce l'ha, ma trovo che sia stato troppo portato in alto da media e opinionisti vari che ora come al solito volteranno la faccia.
    Diciamo però che a capacità di adattamento non sta facendo un figurone
     
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9 replies since 30/1/2021, 19:13   550 views
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