Vincenzo Italiano

Allenatore

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    Vincenzo Italiano nasce a Karlsruhe, Germania, il 10 dicembre 1977, ma è a tutti gli effetti un cittadino italiano, avendo vissuto da sempre nel BelPaese ed in particolare in Sicilia. La Sicilia si rivelerà importante per la sua doppia nascita, sia come giocatore che come allenatore. Da giocatore, però, le cose migliori le fa in Veneto, con le maglie di Hellas, Chievo Verona e Padova. Italiano ricopre il ruolo di mediano davanti la difesa grazie alle sue doti tecniche importanti in fase di playmaking, con capacità balistiche dalla distanza non indifferenti.
    A Venezia invece inizia la sua avventura da allenatore, in particolare diventa il secondo di Dal Canto. La sua luce comincia a risplendere in quel di Trapani, dall'altro capo dell'Italia. Non sa che da qui acquisirà il soprannome di "Mister Promozione".
    Tra queste due avventure vi sono anche le esperienze nelle categorie inferiori (Allievi e Serie D), sulla panchina di Luparense San Paolo, Vigontina San Paolo ed Arzignano Valchiampo. In qualche intervista successiva dirà che questi anni sono stati importanti per lui, dove al di là del mero aspetto tecnico, la vera differenza sta nell'impegno e nella passione profusa in panchina.
    Ma proprio a Trapani, in Serie C, Mister Italiano riesce a far vedere le sue doti di allenatore, imprimendo sin dal primo giorno nei suoi giocatori, la sua fisiologia di gioco prettamente offensivo. Chiude l'anno al 2º posto dietro una Juve Stabia oggettivamente fuori categoria, vincendo i playoff di promozione ed approdando, così, in Serie B.
    L'anno successivo invece vola a La Spezia, squadra fino ad allora intenta ad investire molti soldi sul mercato, senza mai riuscire a costruire un collettivo unito e ben amalgamato. L'annata 2019-2020 è straordinaria per i liguri, Italiano da rookie riesce inaspettatamente a raggiungere la sua seconda promozione consecutiva, questa volta in Serie A, grazie il terzo posto in classifica che gli permette di ottenere un grande vantaggio nella finale col Frosinone, persa ma comunque vinta per via del miglior piazzamento. Gran parte del risultato si deve al mister ed anche ad alcuni suoi aggiustamenti, tra cui Marchizza, che come centrale rendeva poco, salvo poi trovare nella posizione di terzino sinistro la sua collocazione ideale.
    Nell'anno 2020-2021 resta sulla panchina dello Spezia, nonostante un grande interesse del Genoa, club prestigioso, remunerativo ma professionalmente non una grande scelta. In quest'annata Mister Promozione è chiamato a raggiungere una difficile salvezza, con una squadra sempre dedita all'attacco ed al pressing alto, con interventi sul mercato intelligente puntellando le lacune palesate.

    Caratteristiche di gioco
    Il modulo preferito è il 4-3-3, molto dinamico a seconda delle fasi di gioco, diventando così un 4-1-2-3 od anche un 4-1-4-1. Squadra corta e che sviluppa maggiormente il suo gioco per vie centrali.


    Attacco:
    Ad Italiano ed alle sue squadre piace attaccare. Sempre.
    Cominciamo dalla costruzione della manovra: la squadra
    i centrali difensivi non hanno compiti di impostazione (qualcosa Chabot, ex centrocampista), se non nei passaggi orizzontali verso i terzini alti sulla metà di centrocampo. Si abbassa quindi il mediano, il quale ha il compito di smistare i palloni sia sulle fasce che per vie centrali, soprattutto ad imbeccare le ali che tagliano al centro. Nella migliore delle ipotesi queste ultime, di prima, trovano la mezzala che si alza e si inserisce in area. Il ruolo delle mezzali è fondamentale, in quanto occupano la zona d'attacco, andando a riempire l'area degli avversari. Questo è uno dei dogmi dell'allenatore.
    L'attaccante deve essere completo, in quanto gli viene chiesto un lavoro enorme off the ball, con movimenti e tagli che spaziano sul tutto il fronte offensivo. Soprattutto, gli viene richiesto di appoggiare e concludere i triangoli avviati dalla mezzala e chiusi dall'ala/seconda punta.

    Transizione offensiva/contropiede:
    Le mezzali di Italiano devono avere non solo caratteristiche tecniche ma anche doti atletiche. La tendenza delle sue squadre è quella di partire in contropiede, con i centrocampo pronti a strappare ad alta velocità senza perdere la lucidità nell'ultimo passaggio.

    Alternative:
    Il sviluppo del gioco sulle fasce è compito soprattutto dei terzini, molto alti, quasi ali aggiunte. Da loro partono cross al centro al fine di pescare l'attaccante e la mezzala di fascia opposta che si inserisce.

    Difesa (work in progress):
    La squadra è corta e la difesa molto alta. A modesto parere di chi scrive i centrali, come Terzi ed Erlic, non sembrano essere particolarmente veloci, anche se compensano con fisico e letture. La maggior parte dei gol subiti vengono da passaggi lunghi a scavalcare la difesa, i quali palesano le lacune difensive. I terzini, poi, essendo molto alti, a volte fanno fatica a rientrare.
    La linea difensiva è composta dai 4 difensori che, alternativamente, sono stretti o larghi. Ad esempio, col Parma quest'anno hanno utilizzato una linea difensiva stretta, con Pobega e Bartolomei che facevano da 5 uomo sulla fascia di loro competenza.
    In generale la squadra difensivamente si dispone con un 5-4-1 o 4-5-1 con le ali molto basse a difendere. Soprattutto Gyasi si sacrifica molto, una spendita di energia che non gli permette di partecipare a tutti i contropiedi avviati dalle mezzali.

    Transizione difensiva/Marcature preventive:
    In generale la tendenza delle squadre di Italiano è la ricerca perentoria della riconquista del pallone, attraverso una marcatura a uomo asfissiante. Aggiungo solamente il ruolo del mediano (Ricci o Agoume), il quale resta sempre dietro, in compagnia di uno dei centrali (il più delle volte Terzi). Sugli sviluppi di calci piazzati, lo Spezia lascia sempre questi due uomini indietro, i quali provvedono a coprire alternativamente l'ultimo uomo della squadra avversaria. Capita che la marcatura salti per via di una lettura non eccellente.

    Pro:
    Interessante l'uso dei centrocampisti, veri factotum della squadra, organizzando e tenendo il ritmo della stessa nelle due fasi di gioco. Maggiore e Pobega, su tutti, si esaltano in questo gioco. Bastoni un bel mastino sulla sinistra.

    Contro:
    l'assetto difensivo è ontologicamente, per stessa assunzione della filosofa dell'allenatore, l'aspetto debole della squadra. Aggiungerei un difensore veloce che sappia risolvere le situazioni di "buco" che tendono a crearsi durante la partita ed un terzino destro di livello, in quanto Sala non mi faccia impazzire. Non è un contro, però Agudelo, perfetto nei movimenti richiesti da Italiano, ha il difetto di essere un mancino monopiede e questo lo porta a perdere tempi di gioco cruciali.
     
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    Scheda momentanea, perché ho preso in riferimento solo le partite in cui hanno vinto o pareggiato. Devo recuperare la prima con il Milan e quella contro la Juve.
     
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    Uno degli allenatori più interessanti della serie A,la sua Fiorentina in ogni campo fa il suo gioco con grande coraggio e personalità,nel girone di ritorno con l'assenza di Vlahovic sta facendo ancora più punti,che dire,solo tanti complimenti.
     
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    L'anno scorso si è confermato dopo essersi rivelato una piacevole sorpresa l'anno prima, tuttavia questa stagione a mio parere è abbastanza deludente. Le idee non gli mancano, certo, ma non le riesce più ad applicare quanto, invece, sapeva fare prima. E va bene che con certi errori da parte degli attaccanti c'è da mettersi le mani tra i capelli, però non credo sia soltanto colpa loro perché a turno ne stanno giocando 3 e la musica non sta cambiando affatto. Qualcosa la deve cambiare, anche perché non ha problemi solo coi 9 ma, nonostante siano più evidenti quelli, ha pure sulla coscienza l'omicidio offensivo di uno dei centrocampisti più determinanti delle stagioni più recenti, che è Antonin Barak. A sto punto mi chiedo: perché non prova a risolvere tutto con il ceco messo in attacco più che a centrocampo? Perché davanti, come non mai, manca fluidità ed imprevedibilità. Comunque ironico vedere come spesso gli allenatori con più idee poi finiscano per cadere vittima delle stesse, ingabbiati nel loro credo calcistico che gli impedisce di vedere le cose con una prospettiva ben più ampia e meno ancorata ad un propria visione monodirezionale. L'allenatore fuoriclasse da quello bravo si evince anche da questo: sapersi reinventare, essere flessibile e mentalmente elastico
     
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    Di allenatori fuoriclasse ce ne sono due in circolazione e sono Guardiola e Klopp, quindi che Italiano possa non essere uno di questi è appurato.
    Ma resta comunque super valido, e non serve fare il solito luogo comune "all'estero sanno allenareeehh" perché abbiamo un'ottima classe di allenatori e no, un inizio di stagione storto non mi farà cambiare idea su Italiano.

    Poi possiamo certamente parlare dei problemi della fiore, ma vogliamo pure parlare del calciomercato OSCENO che è stato fatto? Odriozola, Torreira e Vlahovic sono dei fuoriclasse per la Fiorentina e non a caso sono stati i migliori della stagione 21/22, e i sostituti sono stati Ambrabat che c'era già, anzi, scordavo Madragoraaaaa 😂 😂 e al posto del serbo sono stati presi un ciccione scarso dal campionato svizzero e jovic che non è più un calciatore da anni...
    Glisso sul fatto che ha perso Callejon e Sottil ha un problema alla schiena, quindi NON ESISTE un'ala destra, e ci sta giocando Kouame fuori ruolo.
    Considerando i problemi fisici di Gonzalez, l'attacco della Fiorentina in questo inizio è Saponara-Jovic-Kouame, roba da Serie B!!

    Ammetto che possano essere alibi, ma mi infastidisce che quel poco di buono che abbiamo (ma se si riesce a smontare Sarri, che in questo paese è quello che non sa fare i cambi e sta in tuta - e Sarri è un signor allenatore) lo distruggiamo...una roba molto italiana
     
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    Credevo che Dionisi fosse più bravo (per quanto la parola usata sia sbagliata e non è rappresentativa), ma quest'annata ha messo Italiano su 1-2 gradini in più. Vero, squadre diverse (anche se sulla Fiorentina si potrebbe dire molto) ed ambizioni diverse, ma mentre Dionisi è rimasto impantanato nei suoi disegni, Italiano si è divertito a sperimentare portando soluzioni diverse.
    Lungi da me dal gufare, ma lui e la Fiorentina meritano una Coppa europea, seppur quella meno importante.
    Il futuro parrebbe dire Napoli, in effetti sarebbe una continuità con Spalletti, ma lo vedrei bene anche alla Juventus.
     
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    https://www.tuttomercatoweb.com/juventus/?...d3MuaXQtNjgwNDE

    Vorrei conferme su questo.
    Se fosse vero, direi che disegna uno scenario con Italiano al Napoli, mi sembra la scelta più ovvia.
    In più, Sarri non alla Fiorentina apre porte a nuovi scenari, posso pensare a Juric e Palladino, considerato che Tudor ha preso la panchina della Lazio?
    DDR per me a Roma ci rimarrà, rimangono le questioni Pioli (che non capisco perché dovrebbe essere mandato via) e Allegri (che capisco benissimo perché, ma che è dura mandare via)
     
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    A Firenze non riesco a capire ma viene sempre criticato, pensano di avere uno squadrone ma l'unico calciatore di livello ma non stiamo parlando di un fenomeno è Nico Gonzalez che è spesso rotto, nonostante questo, levando il gap con alcune squadre, prova sempre a dominare le partite, ma poi alla fine, puoi anche organizzare bene la squadra, ma i calciatori fanno la differenza.
    Parliamo di un ottimo tecnico, io a Napoli lo vedrei benissimo e sottolineo che anche nelle coppe nonostante i limiti della rosa arriva sempre in fondo.
    Ultima chiosa, INTER, MILAN, NAPOLI, JUVENTUS, ROMA, ATALANTA, LAZIO E BOLOGNA PER ME HANNO ROSE SUPERIORI, anche come indivualità singole, il Bologna levando l'eccellente lavoro di Thiago Motta, può disporre di centrali come Calafiori (ok messo da Motta, ma è tanta roba), Beukema, Lucumi riserva, centrocampisti preziosi come Freuler, Ferguson, esterni come Orsolini, Ndoye, in avanti uno come Zirkzee, la Fiorentina in avanti di decente il solo Nico, con Ikone, Sottil, Beltran, N'Zola e Belotti, ma lasciamo perdere, voglio vederli poi senza di lui cosa saranno capace di fare, dovendo poi gestire il doppio impegno, non roba da poca avendo una rosa top.
    SEMPRE DALLA PARTE DI VINCENZO ITALIANO.
     
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    Io concordo, sono dell'idea che faccia bene ad andarsene perché qualcuno di più prestante a livello di rosa che lo prende in panchina lo vuole. Mi piaceva sentire da voi se il Napoli è un'opzione quasi certa come la penso io, o se lo vedete altrove
     
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    CITAZIONE (Mattia Valassi @ 17/3/2024, 10:03) 
    Io concordo, sono dell'idea che faccia bene ad andarsene perché qualcuno di più prestante a livello di rosa che lo prende in panchina lo vuole. Mi piaceva sentire da voi se il Napoli è un'opzione quasi certa come la penso io, o se lo vedete altrove

    Non so, Adl è pazzo
     
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    Per me non è un allenatore adatto ad una squadra che vuol stare stabilmente in Champions o addirittura vincere qualcosa.
    In tre anni noto sempre gli stessi difetti e le stesse caratteristiche di gioco, senza correzioni.
     
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    CITAZIONE (BrujaVeron @ 17/3/2024, 12:22) 
    Per me non è un allenatore adatto ad una squadra che vuol stare stabilmente in Champions o addirittura vincere qualcosa.
    In tre anni noto sempre gli stessi difetti e le stesse caratteristiche di gioco, senza correzioni.

    Ma é giovane, può ancora crescere, poi non so quali difetti e caratteristiche di gioco ti riferisci, vorrei un commento più ampio da parte tua (lo dico perché ti stimo e vorrei sapere la tua opinione).
     
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    Al napoli lo vedrei bene, ma va detto che sarà un napoli pesantemente ridimensionato e che dovrà iniziare un nuovo ciclo dalle basi quello dell'anno prossimo
     
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    Italiano è un Postecoglou che ancora deve crederci.
     
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    Sucapruni

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    Slade la stima é reciproca.
    Detto ciò magari sono stato troppo cattivo con lui ma continua a non convincermi del tutto.
    Capisco perfettamente il commento di Pavel, ma al Napoli deve aprire un ciclo con quali obiettivi?
    Se l'obiettivo è lottare e magari arrivare in Champions allora può essere un allenatore credibile, con nessuna certezza però. Esempio se prendo Pioli probabilmente mi diverto meno a livello di gioco ma ho maggiori sicurezza sul risultato.
    Italiano ad oggi è un incompiuto, che fa fatica a migliorare nelle stesse situazioni ogni anno. Ha un problema difensivo, giocare con la linea alta ed in costante uno contro uno é coraggioso ma alle volte serve anche abbassarsi, lavorare sulle linee. Non è facile per le sue idee, ma é uno step che deve fare soprattutto in determinate partite. Altro problema è l'utilizzo del centravanti, non è un caso che nei vari anni nessuna punta raggiunga un buon numero di gol. Soffre maledettamente le squadre chiuse brave ad isolare la punta, tenta sempre di aprire il gioco in fascia e risulta ripetitivo. Deve valorizzare maggiormente le sue punte, é troppo importante per una squadra di Champions. L'esempio che più mi viene in mente è Torino Fiorentina, ha fatto una fatica assurda con Juric.
    Infine spesso non mi convincono i cambi, reputo che leggere bene le partite sia davvero troppo importante. Ad esempio l'ultima con la Roma in casa, tralasciando l'errore di Biraghi, credo abbia gestito molto male i cambi.

    Con questo non dico che sia un allenatore scarso ma dubito sarà da top club, di certo non a breve.
     
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